Si è conclusa da poco la Milano Fashion Week, un’edizione che ha fatto molto parlare per le provocazioni, gli eventi stellari, le prese di posizione nette.
Il podio del buzz, secondo Blogmeter, che anche quest’anno ha stilato l’Instagram Fashion Index, va a Gucci, Moschino e Versace, i tre migliori brand su Instagram tra i 61 che hanno sfilato secondo il calendario di Camera Nazionale della Moda.
Sul gradino più alto, con un engagement totale di 7,56 milioni, c’è Gucci: Alessandro Michele, con le sue teste mozzate e la sala operatoria come set dello show, ha diviso gli animi come non mai, al punto che Giorgio Armani ha dichiarato pubblicamente :“Una testa mozzata sotto un braccio? Siamo al limite e io non ci sto . Io mi tolgo da questo gioco”.
L’onda tech è stata cavalcata da molti. I droni sono stati protagonisti alla sfilata di Dolce&Gabbana, dove, colpo di scena, le borsette sono entrate in passerella volando, sorrette da APR (aeromobili a pilotaggio remoto).
Ci piace però sottolineare come Dolce&Gabbana ha affidato a una scuola ( MKS – Milano Fashion School e MBA – Making Beauty Academy ) e ai suoi talenti, tutor e allievi in team, il delicato, ma esaltante compito di occuparsi del trucco e parrucco e dei cambi d’abito nella loro sfilata “All The Lovers” a Milano, evento svoltosi il 25 febbraio alla Rinascente di Milano ed aperto a tutti.
Cosa resterà di questa MFW? Di sicuro la bellissima mostra “Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001” un progetto di Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi. La mostra racconta il sistema italiano della moda nel trentennio che cementa relazioni e scambi tra gli esponenti di una generazione di stilisti, industriali, designer, artisti, architetti e intellettuali che ha definito l’immagine dell’Italia nel mondo. A Palazzo Reale- Milano-fino al 6 maggio 2018.