Da molti anni il colosso del lusso Kering ha fatto dell’impegno etico e green un tratto distintivo su cui fonda la sua produzione. Non a caso risulta essere l’azienda più sostenibile nella categoria Textile, Apparel e Luxury Good del Global 100 e sta guidando il cambiamento dell’intero settore, sempre più attento alla sostenibilità.
Nel 2013, il Gruppo ha creato il Materials Innovation Lab (MIL), dedicato all’approvvigionamento di materiali e tessuti sostenibili. Il MIL lavora a stretto contatto con i vari brand del gruppo supportandoli nell’integrazione di materiali sostenibili nelle loro catene di approvvigionamento.
Il MIL si concentra principalmente su fibre come cotone, seta, cashmere, viscosa e poliestere, fornendo ai brand risorse, strumenti e nuove soluzioni per aiutarli a capire come fare scelte più sostenibili nello sviluppo dei loro prodotti.
Il lavoro del MIL si estende a tutta la catena di fornitura, dall’approvvigionamento delle materie prime ai processi di produzione, alla coltivazione e alla filatura fino alla tessitura e alla tintura sostenibile lavorando con start-up leader del settore per testare molteplici innovazioni.
Oltre al settore tessile il gruppo si sta concentrando anche sulla gioielleria e orologi.
All’inizio del 2020, è stata lanciata la piattaforma Sustainability Innovation Lab for Watches and Jewelry (SIL), che si concentra sui materiali utilizzati dai marchi di gioielli e orologi come le pietre preziose e l’oro.
Le materie prime e i relativi processi di produzione sono il fulcro della catena di approvvigionamento del gruppo e della sua impronta ambientale, per questo l’attenzione si concentra sul cercare di riutilizzarle costantemente per garantire un approvvigionamento sostenibile e completamente tracciabile delle materie prime, sfruttando le nuove tecnologie.
La tracciabilità dei materiali è una delle maggiori sfide per il mondo della moda, caratterizzato da catene di fornitura complesse. Kering mira a raggiungere la piena tracciabilità delle sue principali materie prime entro il 2025. In quest’ottica, il Gruppo ha già iniziato a implementare una serie di tecnologie che gli consentiranno di arrivare agli obiettivi prefissati
Kering ha capitalizzato le sue partnership con start-up e laboratori per sviluppare nuove soluzioni di sourcing e materie prime innovative utilizzando, ad esempio, le biotecnologie. Il Gruppo sta anche esplorando soluzioni in linea con i principi dell’economia circolare, come l’uso di fibre riciclate per creare nuovi tessuti o nuove tecniche come l’agricoltura rigenerativa. Una soluzione semplice e molto efficace per preservare gli ecosistemi naturali e garantire una vita migliore agli animali. La pratica, associata al pascolo, protegge gli ecosistemi e inverte il degrado ambientale causato principalmente dalla dipendenza dell’industria della moda dalle materie prime.
La sostenibilità non è un “una tantum”, ma piuttosto un impegno costante che coinvolge l’intera supply chain del gruppo e che si basa su 3 pilastri forti: Care, Collaborate e Create.
Il primo concerne l’impegno a ridurre l’impatto ambientale, ridurre le emissione di gas serra e il porre un’attenzione prioritaria al benessere degli animali. Collaborate è interamente dedicato alle persone e include tutto ciò che riguarda la parità di genere e la parità salariale, il mantenimento delle tradizioni artigianali e la garanzia dei più elevati standard di lavoro, condividendo le best practice lungo tutta la filiera. Create, che riguarda l’innovazione e il creare altre innovation lab per tutti i settori, sviluppare fonti e materiali alternativi; investire in start-up; educare i progettisti di domani.