New talents dal cuore green

I nuovi fashion designer sono sempre più attenti al rispetto dell’ambiente e si approcciano al mercato della moda  con dei valori ad alto tasso di sostenibilità.

Abbiamo scelto alcuni giovani talents che fanno dell’eco sostenibilità un baluardo.

Waste Yarn Project nasce da un’idea della stilista Siri Johansen, norvegese trapiantata a Parigi.

Il concetto da cui parte è in realtà super basic:  riutilizzare i filati di scarto per creare una linea di maglieria tutta nuova, utilizzando tutti quei materiali che diversamente resterebbero inutilizzati.

I suoi capi sono totalmente unisex, grazie ai volumi a scatola e a linee basic anche se con abbinamenti colori e asimmetrie sempre originali . La produzione è ancora a livello di start up e il suo obiettivo è di riuscire a coinvolgere in questo progetto diverse aziende per poter crescere. Attualmente realizza i suoi maglioni servendosi di  di una macchina da cucire manuale. Praticamente ogni capo è un pezzo unico e questo li valorizza maggiormente ed i melange dei filati combinati insieme in maniera quasi casuale cambiano continuamente.

Yavï è un brand totally made in India nato nel 2016. Il concetto alla base del brand è mixare le tecniche tradizionali con stampe digitali. Tecnologia e tradizione. L’impiego delle fibre naturali, sottolinea quanto il brand sia stato creato con un’attenzione particolare a sostenibilità e responsabilità etica, sia nei confronti delle materie prime ma anche degli artigiani impiegati per produrre i capi utilizzando l’upcycling e i materiali di riciclo.

Nelly Serobyan brand minimalista ma con un forte carattere e dalle linee decise. Femminile ed essenziale al contempo, volumi ampi abiti di taglio sartoriale e colori neutri sono alcune delle cifre stilistiche del brand armeno. producono capi utilizzando materiali upcycled e nell’utlima collezione hanno attinto dal loro archivio.

Miomojo è un brand che si focalizza su accessori cruelty free. I materiali utilizzati per la realizzazione della linea principale di borse sono: Cactus Leather, ottenuta dalle foglie del cactus, ha una texture molto simile alla pelle vera, ma con un impatto ambientale ridotto, grazie al bassissimo consumo d’acqua necessario per la sua produzione; la AppleSkin, fatta con gli scarti alimentari delle mele del Trentino Alto Adige, scelta che offre un importante supporto  anche alla filiera italiana e la Corn Leather, che deriva da un mix di poliestere riciclato da bottiglie di plastica e scarti del mais.

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Simona Ghinassi

Après 20 ans d’expérience dans l’univers de la mode, en passant du journalisme de mode à l'atelier d’une marque de bijoux, Simona, avec son insatiable curiosité, vous fera partager ses passions, ses inspirations et ses rencontres pour vous capturer... Attention : vous ne serez libéré qu’une fois que vous aurez exprimé votre opinion.