I designer continuano a cercare usi alternativi per i nostri rifiuti, sperimentando in diversi settori. La problematica dello smaltimento dei rifiuti sta fortunatamente diventando terreno fertile e creativo per cercare di dare nuova vita a ciò che viene buttato creando oggetti e materiali innovativi e sostenibili.
Sotto una carrellata di progetti interessanti:
Lo studio londinese Surface Matter si auto definisce ironicamente “proud materialist”.
Producono materie per superfici e collaborano con diversi brand. “Colmiamo il divario tra i creativi che spingono i confini dell’architettura e del design e i falegnami e i creatori che sono così bravi a dare vita ai materiali.” Durat ad esempio è un materiale colorato per superfici solide realizzato con plastiche post-industriali riciclate, che può essere utilizzato per creare superfici senza giunture per usi interni.
La ecoconcious designer Katalin Huszar, con il suo progetto Notjustuseless, cerca di farci riesaminare il nostro rapporto con le cannucce di plastica, creando lei stessa materiali per superficie esteticamente sorprendenti. Collegandosi direttamente con i consumatori e le istituzioni, da cui raccoglie le cannucce, spera di attirare l’attenzione sulle possibilità creative che i prodotti di plastica monouso possono offrire.
Hannah Elisabeth Jones rivolge la sua attenzione agli scarti di carta, che rielabora in materiali per superfici a base di cellulosa che assomigliano al marmo e ad altre superfici solide di forma organica. È l’inventore di un nuovo materiale flessibile chiamato “BioMarble” (in attesa di brevetto) che ha una superficie unica e intrigante ed è fatto con carta straccia. Nell’ultimo anno ha cercato di perfezionarne la durata, l’estetica visiva e la qualità del colore. Le unità geometriche sono tagliate da una tavolozza di diversi colori e cucite insieme, utilizzando le tradizionali tecniche di patchwork, per formare tasselli tridimensionali.
Cahu, è un marchio francese, nato da soli 2 anni che ricicla gli avanzi di PVC provenienti dai castelli gonfiabili per bambini, per creare borse malleabili progettate e prodotte con tecniche artigianali di lusso.
I risultati sono borse chic, unisex, molto resistenti e leggere, in una gamma di misure diverse . La borsa più popolare “le Pratique” è stata inizialmente progettata per il trasporto di altri prototipi di borse, ma è la preferita per i viaggi, grazie alla sua forma compatta, grande e leggera. E’ disponibile in colori vivaci e in eleganti beige e nero. Anche per loro la sostenibilità è un elemento cardine.
Mashu, brand londinese, fa della sostenibilità il suo cavallo di battaglia. Utilizza mobili in legno riadattato per creare i manici, foglie di ananas riciclate (Pinatex), e scarti di raso per le sue borse vegane prodotte in Grecia. L’estetica contemporanea di Mashu e le grandi maniglie che la contraddistinguono, si ispirano agli elementi naturali e all’architettura.